Motion branding: non è solo l'animazione del logo!

Il motion branding non è solo l’animazione del logo, ma consiste nel progettare tutte le animazioni di una brand identity. Qui scoprirai se questo approccio è l'ideale per la tua azienda.

Motion branding è un’espressione che è saltata fuori a caso mentre parlavamo tra di noi, poi abbiamo cercato su internet e abbiamo scoperto che è una cosa realmente esistente. Quindi perché non scriverci un articolo?

Parliamoci chiaro: lo sappiamo che sembra uno di quei termini che dicono i markettari fuffaroli, che il 90% delle volte non vogliono dire nulla. Effettivamente è un po’ così, perché è un’espresisone fancy per indicare un concetto che già c’era ma che non aveva ancora un nome: si tratta di progettare le animazioni di un marchio.

Cos’è il motion branding

Tutto qui? Sì. Ma non è poco, anche se detta così lo può sembrare. Il motion branding non è solo l’animazione del logo, ma consiste nel progettare tutti i modi in cui la brand identity si esprime attraverso le animazioni e il movimento. Tutto ciò viene fatto realizzando degli asset da utilizzare nei vari contesti previsti in fase di progettazione.

Degli esempi possono essere delle sigle, le animazioni del sito web, quelle della UI di un’applicazione, le grafiche animate nei video e via dicendo.

Alla fine del processo di motion branding, quello che si ottiene sono delle linee guida da integrare nel manuale della brand identity che indicano ai designer come realizzare le animazioni perché siano coerenti con il resto dell’identità visiva. Inoltre si possono avere come output anche diversi prodotti da usare nella comunicazione aziendale, come video animati, template e altre cose che vengono concordate con il designer all’inizio del lavoro.

È un argomento che ha una certa profondità che di solito la gente non si aspetta e questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta. In particolare vi aiuteremo a capire se il vostro marchio (se ne avete uno) può trarre un vantaggio dal motion branding o se nel vostro caso è completamente inutile.

Tutti, almeno una volta nella vita, hanno pensato a fare un’animazione del proprio logo. È motion branding? Sì, ma solo una piccola parte. Non facciamo l’errore di pensare che si tratti di fare una piccola animazione per un logo, completamente scollegata da tutto il resto.

Perché spesso il problema è che si fanno queste cose, ma poi palesemente non c’entrano nulla con tutto il resto. Anche perché spesso si realizzano le animazioni con template già fatti da altri o con qualche app online, che per forza di cose non darà un risultato studiato appositamente per il proprio marchio. Ha senso realizzare un’animazione bella, ma fuori contesto? Secondo noi no, meglio un brand semplice e “statico” ma coerente che un logo animato fatto a caso.

L’approccio del motion branding mette infatti la coerenza al centro. Si studiano gli elementi che si hanno a disposizione e si fa una ricerca per progettare il modo in cui le animazioni esprimeranno appieno la personalità del brand.

Ne consegue che l’animazione del logo è solo uno dei tanti aspetti da prendere in considerazione. Come facciamo a capire su cosa concentrarci? La risposta è che bisogna definire in anticipo quali sono i canali di comunicazione che userà l’azienda e quindi che supporti si avranno a disposizione.

Le opzioni sono tante e andrebbero valutate caso per caso, perché variano in base a cosa l’azienda produce e a come comunica.

Per esempio, se si sta parlando di un’applicazione per smartphone, si saprà che bisognerà lavorare sul motion design dell’interfaccia, oltre ad animare il logo. Oppure, se si usano molto i video YouTube per fare video marketing, forse sarà utile avere una breve sigla.

Quali sono i vantaggi del motion branding?

Guardando il motion design da una prospettiva più ampia rispetto a quella ristretta alla sola animazione del logo, possiamo capire meglio quali sono i punti di forza che le animazioni portano ad un marchio:

  1. Danno personalità. Come la grafica, i colori, i font e le immagini, anche l’animazione parla. Ci sono molti stili e tecniche che si possono utilizzare e ognuna di queste può raccontare qualcosa del brand, rendendolo riconoscibile, diverso e originale. Questo concetto diventa ancora più presente quando le animazioni coinvolgono dei personaggi: per chi ha un brand rappresentato da una mascotte, il motion branding diventa fondamentale se si vuole comunicare con il digitale.
  2. Catturano l’attenzione. Un grande vantaggio, valido per le animazioni ma anche per i video in generale, è che lo spettatore viene attratto e rimane più coinvolto quando vede elementi in movimento, piuttosto che una grafica statica.
  3. Aumentano il valore. Poche aziende hanno un’immagine coordinata animata, per diversi motivi: bisogna poterselo permettere, è una cosa che si applica solo in alcuni settori ed è una disciplina relativamente nuova. Perciò è naturale che adottando un approccio di motion branding non solo si risalterà nella massa, ma il cliente noterà anche la maggiore cura nella brand identity, percependola come più di valore.
  4. Mantieni sempre una coerenza visiva. La progettazione di animazioni definisce delle regole e uno stile da adottare sempre. In questo modo, ogni volta che bisognerà produrre nuovi contenuti, non si sprecherà tempo a inventare qualcosa di nuovo ma basterà applicare le regole già definite utilizzando gli asset già elaborati. In questo modo i contenuti saranno sempre coerenti tra loro anche a distanza di tempo.

Ti serve o non ti serve? Capiamolo

È inutile nascondere questo aspetto: progettare il lato motion di un brand è un processo complicato e perciò c’è da mettere in conto un budget per farlo. Motivo per il quale sono da valutare i settori in cui applicare questa disciplina, perché in alcuni casi porta grandi vantaggi, in altri l’impatto è trascurabile.

Quindi, in quali casi può essere utile?

  • Prodotti e servizi digitali. Se il tuo prodotto è digitale, come un’app, lo studio delle animazioni può andare dall’animazione del logo a quelle dell’interfaccia. In questo caso le il motion design è un ottimo strumento per guidare le azioni degli utenti.
  • Video marketing. Se comunichi molto con i video online, la grafica animata è sicuramente una scelta migliore di quella statica, perché si integra meglio nel medium audiovisivo che non può prescindere dal movimento. Il motion design è ottimo per sigle, sottopancia, titoli, infografiche, template per i social e via dicendo.
  • Se nella tua attività usi molto i supporti multimediali. Pensiamo a musei, negozi, eventi: utilizzare schermi o proiezioni è diventato d’uso comune, perciò ha senso pensare come l’immagine coordinata può essere valorizzata su questi supporti, anche attraverso il motion design.
  • Produzioni audiovisive. Inutile dire che chi deve pensare al motion branding sono tutte quelle attività che creano prodotti audiovisivi, come case di produzione ed emittenti televisive, perché la loro immagine apparirà in primo luogo su supporti digitali.

In conclusione

In questo articolo abbiamo toccato solo la punta dell’iceberg: il processo di motion branding deve essere studiato in stretta relazione a tutto il resto dell’immagine aziendale e deve essere pensato per essere integrato all’interno della strategia comunicativa.

Su questo blog ne parleremo spesso, quindi aspettatevi in futuro ulteriori articoli che approfondiranno questa disciplina sconosciuta e misteriosa.