Come creare delle fotografie di prodotti con l'AI

Scopri come realizzare delle fotografie di prodotti e rendering 3D con l'AI, da usare per e-commerce o per campagne social media

In questo periodo va molto di moda parlare di AI e, diciamoci la verità, non se ne può più. Nell’attesa del momento in cui questo argomento non andrà più di moda, vi parliamo delle tecniche che stiamo esplorando per integrare l’AI nel nostro workflow.

Neanche Andy vuole giocare più con gli NFT

Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalle potenzialità che offre la combinazione di questi nuovi strumenti con le tecniche più tradizionali: nel nostro caso con la grafica 3D, ma lo stesso discorso vale anche per la fotografia.

Partiamo dal fatto che il problema principale, quando si parla di generazione di immagini, sta nel controllo dell’output finale. I modelli generativi moderni come MidJourney, Dall-E 3, Stable Diffusion, Adobe Firefly ecc. sono in grado di generare immagini strepitose, ma chiunque abbia mai provato a usarli nella pratica sa quanto è difficile (e talvolta frustrante) raggiungere il risultato desiderato, spesso dopo numerosi tentativi.

A volte ci si può anche accontentare, ma l’accuratezza diventa un’esigenza di primo piano quando dobbiamo creare delle immagini riguardanti soggetti specifici, come dei prodotti.

Con il problema aggiuntivo che, spesso, il packaging del prodotto ha colori, misure, finiture, forme, particolari e altre caratteristiche che lo rendono unico, e che non è possibile riprodurre fedelmente con un modello generativo.



Fotografie di prodotto con AI. Che vantaggi ci sono?

Il discorso cambia completamente se affianchiamo la nuova tecnologia a quella “vecchia”. Il bello del processo che andremo a illustrarvi è che usiamo ogni strumento per lo scopo specifico per cui è stato creato: la grafica 3D per riprodurre fedelmente e nel minimo dettaglio i soggetti delle immagini (nel nostro caso i prodotti) e l’AI generativa per creare lo sfondo e tutti gli elementi di secondo piano.

In questo modo si ottengono due grandi vantaggi:

  • Riduzione dei costi: Il tempo di creazione viene notevolmente ridotto, con un conseguente risparmio sui costi.
  • Alta produzione di contenuti: i social hanno bisogno di una grande mole di contenuti per essere sfruttati in tutta la loro potenzialità, e non sempre ne abbiamo a disposizione. L’AI permette di generare un gran numero di immagini in tempi brevi, e avere così contenuti frequenti per il marketing e la comunicazione.

Contenitore per caffè renderizzato con AI

Ecco come realizzare delle fotografie di prodotti con l’AI generativa

Per fare tutto questo puoi usare un software di modellazione 3D qualsiasi per creare il prodotto in 3D (o anche delle fotografie), un modello generativo che supporti l’input di immagini di riferimento, un programma di fotoritocco e delle forbici dalla punta arrotondata.

La logica alla base di questo processo consiste nel fornire all’AI un’immagine di riferimento da seguire per generare la struttura della composizione e un’altra immagine per quanto riguarda lo stile visivo da adottare. Per le immagini che vedrete in questo articolo abbiamo usato Adobe Firefly.

Fase 1: creare l’immagine della struttura

Per prima cosa abbiamo creato l’immagine della struttura. In questa fase ci siamo occupati di modellare nel dettaglio il soggetto, che doveva essere molto preciso, mentre abbiamo rappresentato tutti gli altri elementi della scena in modo stilizzato.

Il livello di precisione dipende dalle proprie esigenze, possiamo addirittura raffigurare gli oggetti sullo sfondo come delle forme indefinite, giusto per definire solo l’ingombro compositivo.

Il vantaggio di questo step sta nel poter mantenere il livello di dettaglio e nel definire una composizione e un’inquadratura precise.

Riferimento alla struttura per la generazione dell’immagine

Fase 2: creare l’immagine per il riferimento dello stile

Successivamente siamo andati a creare un’immagine che raffiguri lo stile visivo da adottare. In questo caso non è importante che i soggetti e la composizione corrispondano all’immagine che vogliamo ottenere, ci basta solo che l’immagine trasmetti la sensazione visiva desiderata. Ciò consiste in luci, materiali, texture, colori, stile e via dicendo.

In questa fase possiamo usare un’immagine già esistente, oppure possiamo generarla a sua volta. Noi abbiamo optato per questa seconda opzione. L’abilità di questo step sta nello scrivere il prompt giusto per ottenere quello che abbiamo in mente, e saranno necessari un po’ di tentativi.

Una delle immagini generate con AI per avere un riferimento di stile

Un altro riferimento di stile

Fase 3: generare l’immagine finale

Infine, utilizzando questi due input, abbiamo generato l’immagine finale. Anche in questo caso sono necessari vari tentativi: tutto sta nell’abilità di scrivere il prompt più adatto e sperimentare con le opzioni disponibili.

Molti modelli generativi, infatti, permettono di specificare l’intensità della struttura e dello stile, permettendo così al risultato finale di assomigliare di più o di meno alle immagini di riferimento.

Alcuni dei tentativi di generazione dell’immagine finale

Fase 4: ritoccare l’immagine con Photoshop

Una volta scelta l’immagine, è quasi sempre necessario effettuare alcune modifiche con Photoshop. Spesso capita di dover correggere i colori, che cambiano nella generazione, e quasi sempre è necessario ricreare la grafica presente sul packaging.

Per il momento, infatti, le IA generative non riescono a mantenere intatta la grafica e non sono in grado di riprodurre il testo.

Dopo un po’ di generazioni e ritocchi, ecco il risultato finale. Quello che colpisce, oltre alla generazione di tutto lo sfondo, è anche il livello di dettaglio che si può ottenere. Fare la stessa cosa con la grafica 3D è possibile ma sarebbe più laborioso.

Tubetto di crema renderizzato con AI

Come usare le fotografie di prodotto fatte con AI?

Per ora, secondo noi, i campi di utilizzo di questo workflow sono abbastanza limitati. Ma non sono da sottovalutare, perché combinando grafica 3D e AI possiamo creare:

  • Immagini per i social media e il marketing online: l’AI può creare rapidamente una serie di immagini con diversi sfondi e stili, ideali per campagne pubblicitarie e contenuti social. Aggiungiamoci le potenzialità della grafica 3D e non è nemmeno necessario fare uno shooting.
  • Fotografie per gli e-commerce: puoi immergere i tuoi prodotti in diverse ambientazioni per presentarli sul tuo e-commerce, assieme alle classiche fotografie più neutrali su sfondo bianco.
  • Visualizzazioni per il brainstorming: la velocità dell’AI permette di creare diverse moodboard e concept in poco tempo, facilitando la fase creativa del processo di design.

Il fattore comune di questi due possibili utilizzi è l’assenza della necessità di avere un prodotto finale molto rifinito e perfetto in ogni dettaglio. Per esempio, quando si tratta di contenuti per i social, che sono molto volatili, possiamo decidere di “accontentarci” delle immagini generate per limitare in parte i costi di una campagna social.

C’è però qualche problema da considerare

Non è tutto rose e fiori. Quando si parla di AI c’è un elemento che trae in inganno: tendiamo a pensare che possa risolvere tutti i nostri problemi con uno schiocco di dita.

Non è proprio così, in quanto anche questa tecnologia necessita di tempo per ottenere un risultato accettabile. Inoltre su ogni output devono essere fatti dei controlli di qualità e, spesso, delle correzioni manuali. Tieni sempre in considerazione questi problemi:

  • Tempo e abilità per scrivere i prompt: la scrittura di prompt efficaci per l’AI richiede tempo e competenze, e il risultato finale non è sempre perfetto.
  • Controllo limitato sull’output: l’AI genera immagini in base a parametri definiti, ma il controllo creativo finale rimane limitato.
  • Competenze in Photoshop: sono necessarie competenze in Photoshop per ottimizzare e perfezionare le immagini generate dall’AI.
  • Qualità del render o della fotografia iniziale: una buona immagine iniziale del prodotto è fondamentale per ottenere un risultato finale di alta qualità.
  • Limitazione alle immagini statiche: al momento, l’AI non è in grado di generare contenuti animati o interattivi. Per ora dobbiamo accontentarci delle sole immagini statiche.
  • Coerenza con l’immagine aziendale: è importante assicurarsi che le immagini generate siano coerenti con lo stile e il messaggio del brand.
  • Somiglianza con altre immagini AI: molte immagini generate con AI hanno uno stile comune e sono facilmente riconoscibili, quindi usando questo sistema si rischia di perdere originalità

Che impatti ci saranno sul futuro del 3D e della fotografia?

L’integrazione dell’AI nel rendering 3D avrà un impatto significativo sul settore. Ci sono venute in mente due cose che potrebbero cambiare:

  • Motori di rendering basati sull’AI: i motori di rendering tradizionali potrebbero essere sostituiti da sistemi basati sull’AI, capaci di generare immagini fotorealistiche in tempo reale.
  • Scomparsa di shading e texturing: con l’AI che si occupa di creare texture e sfumature realistiche, queste competenze manuali potrebbero diventare obsolete.
  • Generazione di shooting: nella realizzazione dei contenuti per una campagna social, il compito dei designer sarà inventare solo l’immagine di partenza, mentre l’IA la declinerà in diverse versioni e inquadrature, fornendoci un intero shooting con uno stile coerente.

Conclusioni

In conclusione, l’AI offre un metodo rivoluzionario per creare fotografie e render 3D di prodotti, con vantaggi significativi in termini di tempo, costi e produzione di contenuti. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei limiti attuali della tecnologia e utilizzarla in modo complementare alla fotografia tradizionale e alla grafica 3D per ottenere i migliori risultati.